La tecnologia blockchain: nuove prospettive per i mercati finanziari Roma, 21 giugno 2016

La tecnologia blockchain: nuove prospettive per i mercati finanziari Roma, 21 giugno 2016

La tecnologia blockchain: nuove prospettive per i mercati finanziari

Roma, 21 giugno 2016

La Banca d’Italia ha pubblicato gli atti di un interessante Convegno sulla tecnologia blockchain:

Le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni influenzano significativamente l’evoluzione dei mercati finanziari; favoriscono l’offerta di servizi più efficienti, l’ingresso di nuovi operatori e l’ampliarsi del contesto competitivo.

Tra le numerose innovazioni la tecnologia “blockchain”, su cui si basano gli schemi di digital currencies, è oggetto di crescente interesse da parte del mondo finanziario per i potenziali, positivi impatti sui processi sottostanti l’offerta di servizi finanziari. 

La Banca d’Italia è interessata ad approfondire la conoscenza di questa tecnologia, i suoi ambiti di utilizzo, i suoi possibili effetti sul funzionamento dei mercati e del sistema dei pagamenti, nelle diverse prospettive legate ai compiti istituzionali di autorità di sorveglianza e regolamentazione delle infrastrutture dei mercati finanziari e di catalizzatore dei progetti promossi dal mercato.

Con l’organizzazione del convegno dal titolo “La tecnologia blockchain: nuove prospettive per i mercati finanziari”, tenutosi a Roma lo scorso 21 giugno, la Banca d’Italia ha avviato un confronto con i diversi soggetti interessati (istituzioni finanziarie, fornitori di tecnologia attivi nel settore bancario, esponenti accademici, autorità pubbliche e di controllo) sugli sviluppi della tecnologiablockchain

Perché il convegno?

Come ha ricordato il Governatore nel suo intervento, nella fase attuale l’interazione tra regolatore e industria dell’innovazione può essere altamente produttiva, dal momento che le applicazioni della tecnologia blockchain ai mercati finanziari è ancora in via di sviluppo.  

Cosa è la blockchain?

Nel corso del convegno sono stati richiamati gli elementi che caratterizzano la tecnologiablockchain; essa rappresenta un  processo in cui un insieme di soggetti condivide risorse informatiche (memoria, CPU, banda) al fine di costruire e aggiornare un database virtuale (lablockchain) pubblico (tutti possono vederlo) e decentralizzato (ogni partecipante ha una copia dei dati); le informazioni così raccolte sono considerate certe dalla comunità che condivide il processo. L’insieme delle regole informatiche (protocollo) e crittografiche genera la reciproca fiducia dei partecipanti nei dati conservati ed è potenzialmente in grado di sostituire quella assicurata da “pubblici registri” gestiti in maniera accentrata da un’“autorità” riconosciuta dal quadro regolamentare.

Quali le sue potenzialità?

La tecnologia blockchain sembra offrire efficienti applicazioni in tutti gli ambiti ove è richiesta l’interazione tra un numero elevato di utenti.

Trattandosi di una tecnologia innovativa, le cui potenzialità sono ancora in fase di sperimentazione, la ricerca accademica offre un contributo di rilievo alla valutazione dei possibili utilizzi dellablockchain, non solo nel settore finanziario. Taluni ambiti di applicazione ipotizzati riguardano il regolamento delle transazioni, sia in denaro sia in titoli, la gestione delle lettere di credito, l’amministrazione di pubblici registri, come ad es. il catasto e l’anagrafe. Opinioni difformi riguardano la possibilità di utilizzare questa tecnologia a prescindere dall’“asset digitale” sottostante.

Che opinione si va formando il mercato?

I potenziali benefici che alimentano l’interesse nella blockchain sono diversi e includono: la riduzione dei costi di gestione dei processi, la diffusione dell’informazione, i più efficienti meccanismi di funzionamento dei mercati. Gli esponenti del settore bancario hanno quindi sottolineato il loro interesse ad approfondire il fenomeno, a seguirne gli sviluppi nel panorama internazionale e ad acquisire adeguate expertise. Taluni partecipano, anche tramite iniziative collaborative nazionali e internazionali, alla sperimentazione e allo sviluppo di prototipi applicativi. L’obiettivo comune è quello di rendere più efficaci ed efficienti i processi interni ma anche consentire lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi che meglio si adattino all’economia digitale.

Qual è il punto di vista della Banca d’Italia?

Laddove l’innovazione apre a benefici pubblici generalizzati le istituzioni hanno il compito di facilitarne lo sviluppo, svolgendo il ruolo di catalizzatore delle iniziative private e contribuendo al dibattito, anche nelle sedi internazionali. In questo contesto, le autorità sono chiamate a comprendere le caratteristiche dell’innovazione per valutare l’attualità del sistema di regole a presidio dell’efficienza e della funzionalità dei mercati finanziari; la regolamentazione è infatti esposta a un rischio di obsolescenza per la diversa velocità dei processi normativi rispetto ai ritmi propri dell’innovazione tecnologica.

La Banca d’Italia ha costituito al suo interno un tavolo di lavoro multidisciplinare – in cui convivono le funzioni istituzionali, di ricerca e di informatica – dedicato all’analisi delle iniziative del mercato nazionale in materia di blockchain, alla verifica della loro compatibilità con il quadro regolamentare vigente, nonché all’identificazione degli eventuali “gap” normativi e dei potenziali rischi. L’interlocuzione preventiva e informale con i diversi soggetti promotori è un elemento essenziale dell’attività. 

Come sempre, l’adozione da parte degli intermediari di innovazioni tecnologiche improntate a maggiore efficienza non deve prescindere dai requisiti di affidabilità e sicurezza che concorrono a mantenere la fiducia del pubblico nella moneta e la stabilità finanziaria, obiettivi posti a presidio dell’azione della Banca d’Italia. A questi si affiancano quelli della tutela dell’utenza – nuovi servizi o prodotti devono assicurare relazioni corrette fra la clientela e gli intermediari – e della lotta al riciclaggio dei profitti illeciti e al finanziamento del terrorismo, a fronte delle potenziali vulnerabilità a cui essi  possono esporre il sistema finanziario.”

 

Per scaricare la documentazione sul Convegno occorre andare al presente link.

La tecnologia blockchain: nuove prospettive per i mercati finanziari Roma, 21 giugno 2016

Nuove Disposizioni Banca d’Italia per la raccolta del risparmio dei soggetti diversi dalle banche

Banca d’Italia ha pubblicato le nuove Disposizioni per la raccolta del risparmio dei soggetti diversi dalle banche, che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2017.

Le maggiori novità riguardano il “prestito sociale”, ossia la raccolta del risparmio che le società cooperative possono effettuare presso i propri soci. Viene inoltre ribadito il divieto per i soggetti diversi dalle banche di effettuare “raccolta a vista”, attività che rimane riservata solo alle banche. Le disposizioni contengono anche una sezione dedicata al social lending (o lending based crowdfunding), strumento attraverso il quale i soggetti interessati possono richiedere a potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto.

Provvedimento Banca d’Italia 8 novembre 2016

© Bancaria Consulting S.r.l.

 

Report EBA sull’attuazione dell’IFRS 9 e sul suo impatto per il mercato bancario europeo

Report EBA sull’attuazione dell’IFRS 9 e sul suo impatto per il mercato bancario europeo

L’Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato un nuovo documento contenente alcune osservazioni – qualitative e quantitative – sulla prima valutazione d’impatto dell’IFRS 9 per il settore bancario europeo. Questo esercizio ha permesso all’EBA di comprendere in maniera più approfondita come le istituzioni finanziarie si stiano preparando all’adozione di tali standard. Inoltre l’EBA ha enunciato alcune raccomandazioni rilevanti, riguardanti, in particolare, l’interazione tra l’IFRS 9 e il quadro prudenziale esistente.

Dal punto di vista qualitativo, il report sottolinea come nel dicembre 2015 le banche si trovassero ancora in una fase preliminare di attuazione dei nuovi standard. Il documento inoltre evidenzia come alcune banche abbiano intenzione di disporre una serie di test al fine di valutare la corretta attuazione degli IFRS 9. Infine – dal punto di vista quantitativo – si evidenzia come l’impatto dei nuovi standard sarà determinato, in larga misura, dai nuovi requisiti sull’ impairment.

EBA Report on impact assessment of IFRS9

Diritto Bancario
Report EBA sull’attuazione dell’IFRS 9 e sul suo impatto per il mercato bancario europeo

Consultation EBA on ITS amending Implementing Regulation (EU) No 680/2014 with regard to operational risk and sovereign exposures (EBA-CP-2016-20)

The European Banking Authority (EBA) published today for consultation revised Implementing Technical Standards (ITS) on supervisory reporting. The proposed amendments concern new requirements for the reporting of information on sovereign exposures and changed requirements for the reporting of operational risk data. The standards on supervisory reporting aim at collecting information on institutions’ compliance with prudential requirements in a consistent way and need to be updated whenever prudential or supervisory requirements change. This consultation runs until 7 January 2017.

Information on sovereign exposures was crucial in the past and is becoming even more important now that the treatment of sovereigns is under review. The proposed draft ITS include additional information on sovereign exposures as the currently available data suffers from several shortcomings, which has required, so far, to resort to ad-hoc collections from Competent Authorities.

Considering the significant increase in institutions’ costs stemming from operational risk events and the significant impact on profitability, these draft ITS also propose improvements to the reported information on operational risk. These changes will allow supervisors to monitor the losses due to this risk and to analyse the drivers behind the events triggering such material losses.

Comunicazione e testo del documento

Report EBA sull’attuazione dell’IFRS 9 e sul suo impatto per il mercato bancario europeo

In consultazione un documento EBA sul nuovo regime prudenziale per le imprese di investimento

L’Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato in consultazione la risposta al quesito posto dalla Commissione Europea riguardante il progetto di un nuovo regime prudenziale per le imprese di investimento non-sistemiche, il quale risulta essere strutturato alla luce delle tipologie di rischio e dei modelli di business di tali soggetti. Tale progetto ha lo scopo di prevedere un quadro unico e armonizzato di requisiti regolamentari che siano semplici, proporzionati e ragionevoli con riferimento alla natura delle imprese di investimento e delle loro attività di mercato.

A tal riguardo, l’EBA raccomanda che il nuovo quadro regolamentare si focalizzi sui rischi che le imprese di investimento possono comportare per i clienti e per l’intergrità e la liquidità del mercato. Sul punto, l’EBA propone di calcolare i requisiti di capitale sulla base di fattori di capitale da attribuire ad una di queste due tipologie di rischio. Il documento, inoltre, prevede tre alternative possibili riguardanti i requisiti di liquidità che le imprese di investimento dovrebbero essere tenute a rispettare e che dovrebbero risultare maggiormente appropriate rispetto ai requisiti, oggi previsti, sulla copertura di liquidità (LCR) e sul finanziamento netto stabile (NSFR).

Discussion Paper on a new prudential regime for Investment Firms (EBA-DP-2016-02)

Diritto Bancario