Codice Deontologico
L’art 2, comma 3, della Legge 14 gennaio 2013, n. 4 , che disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi, stabilisce che “Le associazioni professionali ………., adottano un codice di condotta ai sensi dell’art. 27-bis del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, vigilano sulla condotta professionale degli associati e stabiliscono le sanzioni disciplinari da irrogare agli associati per le violazioni del medesimo codice”.
Dalla sua costituzione, avvenuta nel 1991, APB si è posta l’obiettivo di seguire e promuovere su base continuativa il perfezionamento professionale dei propri associati sul piano scientifico e metodologico e di assicurarsi che i Soci nella loro attività professionale, siano essi professionisti indipendenti o dipendenti, seguissero i più alti standard etici e professionali e i più corretti principi di comportamento, oltre ad ispirarsi ai concetti di integrità.
A tal fine, APB già il 13 aprile 1999 aveva adottato un Codice Deontologico della professione la cui osservanza in tutti questi anni ha contribuito a qualificarne i soci nel confronto di tutte le parti portatrici di interessi nei confronti del loro operato e ne ha garantito la correttezza professionale.
Per i Soci di APB, l’obiettivo del Codice Deontologico è stato e sarà, in definitiva, quello di consentire una riflessione sulle chiavi di lettura e sulle regole che sovraintendono le “coordinate di ruolo” e il “sistema dei vincoli” di chi opera nella pianificazione e nel controllo di gestione, per favorirne il riconoscimento della natura e della liceità dei comportamenti e l’elaborazione delle proprie risposte professionali.
In tal modo il Codice si propone come uno strumento per una corretta ed adeguata definizione dei contenuti di ruolo e dei conseguenti comportamenti, nonché per identificare ed affrontare adeguatamente i rischi potenziali nei quali gli addetti di queste funzioni possono incorrere.
Per gli utenti, invece, il Codice si pone come un sistema che vuole accertare che chi svolge l’attività di pianificazione e controllo abbia i requisiti per farlo, verificando la serietà degli operatori e tutelando così gli utenti.
A seguito dell’approvazione della Legge 4/2013 APB ha provveduto ad aggiornare il proprio Codice Deontologico all’evoluzione dei tempi e dell’operatività della professione. Nel corpo del Codice aggiornato ed approvato dal Consiglio Direttivo il 26 gennaio 2015, dopo una definizione dei contenuti delle funzioni di Pianificazione e Controllo di Gestione, vengono delineati i principi generali e i principi specifici a cui si deve ispirare l’operatore delle funzioni pianificazione e controllo di gestione. i primi attinenti la sfera valoriale comune ad altre categorie ad elevato contenuto professionale, i secondi riferiti con maggiore precisione alle funzioni ed alle attività che descrivono il ruolo degli aderenti.
La parte terminale del Codice indica le regole di comportamento da seguire per la risoluzione di eventuali conflitti.